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Bepi Fabiano

Bepi Fabiano

PITTORI

Nato a Trani nel milleottocentoottantatre - morto a Padova nel millenovecentosessantadue
Immagine Principale Opera

La bibliografia di Bepi Fabiano si concentra sulla sua figura di artista versatile, attivo tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento. Nato a Trani nel 1883, Fabiano sviluppò il suo percorso artistico tra diverse città italiane ed europee, tra cui Venezia, Milano, Parigi, Roma e Treviso, città quest'ultima a cui rimase particolarmente legato per le amicizie e la sua affezione personale.

Fabiano iniziò la sua carriera a Venezia, dove ricevette la prima educazione artistica, influenzata dal pittore Guglielmo Ciardi. Si trasferì poi a Milano, dove entrò in contatto con Ugo Valeri e Leonetto Cappiello, figure importanti per la sua crescita artistica. Valeri era noto per la sua attività antiaccademica e ribelle, mentre Cappiello era un innovatore nella grafica pubblicitaria. Queste influenze lo spinsero a sviluppare una cifra stilistica personale, caratterizzata dalla combinazione di disegno, grafica, caricature e ritratti.

Nel 1911, Fabiano si recò a Parigi, dove si avvicinò alla scena artistica internazionale, pur mantenendo un approccio da studioso. Ammirava Jules Chéret per l'introduzione della cromolitografia pubblicitaria, ma non cercò di emulare lo stile di Toulouse-Lautrec, preferendo invece la sottigliezza di Cappiello. A Parigi lavorò attivamente fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, quando fece ritorno a Treviso.

Negli anni successivi, Fabiano visse a Roma (1920-1926), dove ottenne una certa notorietà e si dedicò principalmente ai ritratti realizzati con la tecnica del pastello. Questa fase segnò una svolta nella sua carriera, poiché il pastello gli permetteva di esprimere una delicatezza e fluidità vicine al gusto raffinato della Venezia settecentesca. Tornò poi a Treviso, dove continuò a produrre opere di vario genere, tra cui litografie, disegni e olii, e strinse amicizia con Giovanni Comisso. Tra i suoi dipinti più significativi di questo periodo si ricordano "La convalescente" e "Il montanaretto" del 1931, caratterizzati da una palette sobria e toni grigi che accentuano l'introspezione psicologica dei soggetti.

Nel 1936, Fabiano si trasferì a Padova, segnando l'inizio di una fase di declino. Non riuscì a integrarsi nel nuovo ambiente e divenne sempre più solitario e riservato. Questa fase culminò nel ritiro delle sue opere da una mostra a cui era stato invitato nel 1943, segnando la sua distanza dal mondo artistico. Fabiano visse gli ultimi anni della sua vita in isolamento, lontano dai riflettori che un tempo lo avevano cercato, fino alla sua morte avvenuta nel 1962.

OPERE DELL'ARTISTA

Donne in maschera

Donne in maschera

Artista: Bepi Fabiano
Tecnica: PASTELLO SU CARTA
Dimensioni: 155.0cm x 110.0cm x 156.5cm
Periodo: 1927
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