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Eugenio Bosa

Eugenio Bosa

PITTORI

nato il 15 settembre 1807 - morto il 3 agosto 1875
Immagine Principale Opera

Eugenio Bosa (1807-1875), figlio dello scultore canoviano Antonio Bosa e di Margherita Gamba, nacque a Venezia e seguì le orme della famiglia, dedicandosi inizialmente alla scultura.
In giovane età, frequentò l'Accademia di Belle Arti di Venezia, esponendo opere e ricevette premi per il suo talento creativo. Tra il 1823 e il 1824, Bosa cambiò direzione e si avvicinò alla pittura, ottenendo riconoscimenti per l'inventiva e presentando un’opera ispirata a Cima da Conegliano.

Il 1827 segnò un momento cruciale nella sua carriera: Bosa realizzò quaranta busti monumentali per il parco di Villa Sabbatini a Udine, oggi perduti. In questo periodo, sviluppò anche una significativa produzione di incisioni, ispirate ai pittori Tischbein e Bison, rappresentando scene di vita quotidiana veneziana e costumi popolari.

Le sue prime opere pittoriche, esterne alla produzione accademica, erano di tema religioso per il monastero di Sant’Anna. Nel 1835 espose tre dipinti su commissione del conte Benedetto Valmarana, e l’anno successivo presentò “La pescheria” all’Accademia di Belle Arti. Questi dipinti rispecchiano il suo interesse per la vita veneziana e la resa pittorica dei costumi popolari.

Tra le sue opere più celebri spicca “Estrazione del lotto in piazza San Marco” (1847), commissionata dall’imprenditore Sante Giacomelli e oggi al Museo Bailo di Treviso.

Dopo aver abbandonato i temi storici, Bosa si dedicò al genere pittorico popolare, divenendo uno dei principali interpreti della vita veneziana.

Bosa viaggiò spesso in Europa, ma rimase legato a Venezia, dove divenne un artista di spicco. La critica, come Giorgio Podestà, lo lodava per la sua capacità di raffigurare scene di vita quotidiana, riconoscendolo come uno dei principali esponenti della pittura di genere. Nel 1840 la sua fama era consolidata, e le sue opere entrarono in collezioni importanti, tra cui quelle del marchese Ala Ponzoni e di Carlo Fontana.

Negli anni successivi, Bosa tornò a dipingere opere sacre e negli anni '60 collaborò con il fratello Francesco, in uno dei suoi disegni.

Dal 1858, visse in Fondamenta Felzi a Castello, dove ebbe una figlia, Cesarina Eugenia, dalla relazione con Enrichetta del Buono. Alla sua morte nel 1875, Cesarina Eugenia fu descritta nel necrologio come "il solo affetto che lo legasse alla vita".

OPERE DELL'ARTISTA

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