Antonio Canova
SCULTORI
Venere
Posizione nel museo
PRIMO PIANO
Antonio Canova è considerato il più importante scultore della sua epoca, e il principale artista del Neoclassicismo in Italia. La dea Venere invece è tra i soggetti preferiti dall’arte neoclassica, sia in pittura che in scultura.
Questa scultura rappresenta la dea Venere che esce dall’acqua dopo il bagno e si copre per pudore. È un’immagine già rappresentata dagli scultori antichi, greci e romani, ma rispetto ai modelli classici, Canova dà alla scultura maggior realismo e umanità. La posizione del corpo è molto naturale ma anche capace di dare l’idea del movimento.
A partire dal 1802, Canova fece ben quattro versioni diverse di questo soggetto, senza mai copiare il modello antico ma sempre creando qualcosa di originale. La prima fu realizzata per Ludovico I re d’Etruria che voleva sostituire la Venere de’ Medici famosa statua greca già conservata a Firenze e portata a Parigi da Napoleone.
Quella del museo Bailo è l’ultima versione creata da Canova, che modifica e semplifica alcune parti delle versioni precedenti, come il drappo con cui Venere di copre. Questa scultura è un calco in gesso realizzato nell’operosa bottega di Canova, e riproduce la scultura in marmo che Canova fece tra 1817 e il 1820 per Thomas Hope, noto banchiere e collezionista inglese di passaggio a Roma. Il marmo si trova ora alla City Art Gallery di Leeds, mentre il gesso è arrivato ai musei di Treviso dalla collezione di Bruno Lattes, donata nel 1954.
SCHEDA TECNICA

Dal museo Bailo